Come cambiare vita per essere felici
Perché ho lasciato il lavoro, ho creato la mia attività e ho scelto di accompagnare le persone dentro loro stesse
Una vita che cambia
Il mondo in cui stiamo vivendo adesso è in bilico tra l’elevazione e la crisi cronica, pensare di lasciare tutto e ricominciare da capo può sembrare folle, ma non impossibile.
A seguito della prima ondata di Covid 19, il 3 maggio 2020 ho firmato le mie dimissioni e ho iniziato a vivere. Prima di continuare a leggere mi presento: sono Sara e sono una mentore; accompagno anime in cammino verso la riscoperta di se stesse e di una vita in equilibrio, attraverso l’arte della scrittura a mano, le candele e i mentoring.
Ho iniziato a lavorare da dipendente una settimana dopo aver preso il diploma e così ho continuato fino al 3 maggio 2020. Da quella data ho scelto di vivere in armonia con i miei bisogni e ho deciso di prendermi cura di me, creando un lavoro che mi risuonasse e unisse ogni parte della mia anima.
Perché ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato?
Perché non volevo sentirmi più in balia della frustrazione, non volevo passare il resto della mia vita dentro una routine fatta di giorni simili, emozioni sempre uguali e momenti di perenne svalutazione.
La decisione che ho preso è stata frutto di un profondo processo di cambiamento interiore. Erano anni che mi svegliavo ogni mattina con l’ansia di andare a lavoro, di assorbire le parole o le emozioni pressanti delle persone intorno.
La mia vita navigava su un binario di frustrazione, insoddisfazione, ferite irrisolte e bisogno di non pensare: per questi motivi lavoravo senza sosta, ricevendo una paga quasi sempre sotto i mille euro. Lavoravo, ma non ricevevo un’energia di scambio pari a ciò che sentivo di valere, pur avendo mansioni di responsabilità e gestione.
Per quasi tutta la mia vita, fino a fine 2017, ho vissuto momenti di alti e bassi, dove l’ansia, gli attacchi di panico, la paura di non sentirmi abbastanza, di non riuscire a vivere dei miei obiettivi, mi portavano in continuo burnout.
La scrittura mi ha aiutato a tirare fuori ciò che avevo dentro e mi ha spinto a cercare qualcosa di meglio, qualcosa che valesse la pena.
Le parole degli altri mi limitavano, mi facevano girare intorno, speravo che le persone mi potessero indicare la via, ma solo con il tempo ho capito che le risposte che cercavo fuori dovevo cercarle dentro.
La chiave della felicità sta nella conoscenza di sè
Cambiamo ogni istante, solo che spesso non ce ne rendiamo conto. Il mio processo di cambiamento è iniziato con la scrittura, con le pagine scarabocchiate di ferite ed emozioni, ed è continuato con le formazioni olistiche, di arteterapia e di creatività.
Ma la chiave di tutto, al di là di ogni formazione, libro letto e corso fatto, è il rapporto che abbiamo con noi stesse. Scoprire chi siamo, ascoltare i movimenti interiori e rispettarli come parte integrante di un tutto, fa la differenza tra il vivere e il sopravvivere.
L’arte della scrittura è stato il mezzo che mi ha portato a credere in me, nel mio valore e nelle mie capacità.
Chiaramente nessuna strada è facile da percorrere, ci sono momenti di crisi, di passati e ferite che ritornano, ma come dico durante i miei mentoring “non sei sola, hai te stessa e un foglio sul quale scrivere, appuntare, lavorare per accogliere e affrontare ogni aspetto di ciò che ti accade”.
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Scegli di ricordarti di te
Osservare l’evoluzione delle mie clienti, sessione dopo sessione, è un onore e non posso che ringraziare la vita e le mie scelte, perché per me questa è la felicità.
Ognuno di noi è bravo a fare qualcosa, io amo fare questo: accompagnare con ogni strumento in mio possesso verso l’unicità, la felicità e la bellezza; perché tutti meritano di sentirsi appagati e felici della vita che vivono.
Il mio lavoro non è un “ti insegno a scrivere e ciao”, è un viaggio ed è nel viaggio che si incontrano unicità, guarigione dell’anima, sensibilità, emozioni, cuore ed essenza.
Accogli la tua missione, accogli chi sei, prendi un foglio e mettiti al centro.
Un abbraccio,
Sara
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